Situata nella zona Pest della capitale ungherese, la Cattedrale di Santo Stefano si mostra in tutta la sua bellezza come un edificio imponente e ricco di storia. Si tratta della basilica cattolica più importante del Paese, dedicata al primo re cristiano dell’Ungheria, sebbene inizialmente dovesse essere intitolata al patrono d’Austria, San Leopoldo. Ha una capacità di circa otto mila fedeli e spesso viene utilizzata come palcoscenico per spettacoli di musica classica e contemporanea.
Storia della Basilica di Budapest
La Basilica di Santo Stefano a Budapest sorge su un antico teatro, nel quale in genere venivano organizzati combattimenti tra animali. L’edificio fu progettato dall’architetto Miklós Ybl nel 1850 e fu portato a termine nel 1905 da József Kauser; tuttavia, durante questo periodo, la costruzione fu oggetto di alcune interruzioni dovute ad avvenimenti quali la morte dei progettisti prima e il crollo della cupola dopo. Nel periodo di realizzazione della cattedrale ci fu infatti un cambio di direzione da parte degli architetti sopra citati e questo lo si nota anche dal punto di vista dello stile architettonico; iniziata con impronta neoclassica, fu poi conclusa con uno stampo più austero e deciso.
Un edificio visibile da tutta la città
La Cattedrale di Santo Stefano a Budapest ha un’altezza di 96 metri e alle due estremità presenta due campanili; nella torre settentrionale sono installate cinque campane, mentre in quella meridionale è custodita una sola campana di 9 tonnellate che viene suonata solo due volte all’anno: il 20 agosto (giornata di consacrazione della basilica) e il 31 dicembre.
Tra le due torri si erge una maestosa cupola, visibile da ogni angolo della città; i visitatori possono salire in cima alla cupola a piedi percorrendo 364 scalini o in modo più comodo e veloce con un ascensore. Una volta giunti in cima si può avere una vista panoramica e spettacolare su tutta la città di Budapest.
Arte e religione si fondono al suo interno
Passando agli interni della Basilica di Santo Stefano, questa ha una pianta a croce greca, con navata centrale e transetto e custodisce al suo interno una serie di opere d’arte. Ciò che salta subito agli occhi è la ricchezza dei suoi marmi: ben 55 tipologie di marmo ungherese che rivestono pareti e colonne con tonalità variopinte e ricercate.
Sul lato destro dell’altare si trova la Cappella della Santa Destra, uno dei punti iconici della chiesa, nella quale è contenuta la reliquia della mano destra di Santo Stefano. Il braccio fu posizionato in questo luogo nel 1945 e si registra come uno degli aspetti più venerati in Ungheria.
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