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Chiesa di Mattia

La chiesa di Mattia è uno dei tesori di Budapest, l’architettura mozzafiato e le sue preziose opere d’arte raccontano 800 anni di storia ungherese.

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Foto: dvrcan@DepositPhotos

La chiesa di Mattia Budapest è stata edificata in stile romanico tra il 1255 e il 1269, per volontà del re d’Ungheria Béla IV. Intorno al 1370 è stata aggiornata secondo i dettami dello stile gotico. La chiesa prende il suo attuale nome dal re Mattia Corvino, che nel 1470 ne ha ordinato l’ampliamento. Dei lavori sono stati incaricati artisti italiani, ai quali si devono le tracce di arte rinascimentale ancora presenti nell’edificio.
Nel 1541 i Turchi hanno conquistato Buda, e la chiesa di Mattia è diventata la Büyük Camii (Grande moschea): le pareti sono state imbiancate e le statue dei Santi decapitate.

Quando nel 1866 la Lega Santa ha riconquistato Buda, l’edificio è tornato a essere una chiesa, con un nuovissimo allestimento barocco. Quest’avventurosa storia è proseguita con il rifacimento in stile neogotico, curato tra il 1873 e il 1896 dall’architetto ungherese Frigyes Schulek. Durante la Seconda guerra mondiale alcune parti dell’edificio sono state danneggiate, per essere infine restaurate tra il 1950 e il 1960 secondo l’antico progetto di Schulek.

Uno scrigno che racchiude pregevoli opere d’arte

La chiesa di Mattia, proclamata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1987, affascina già per il suo esterno: finestre traforate, guglie e il variopinto tetto di maiolica sembrano creati apposta per lasciare a bocca aperta i visitatori. L’insieme è reso ancora più affascinante dalla facciata asimmetrica, su cui svetta la torre meridionale fatta erigere dal re Mattia Corvino nel 1470.

L’interno è un tripudio di colori, in particolare grazie ai motivi geometrici e vegetali dipinti sulle pareti in occasione del rifacimento ottocentesco dagli artisti ungheresi Bertalan Székely e Károli Lotz. L’intero allestimento interno è in stile neogotico, a eccezione della cappella della Santa Croce che è neoromanica. Questa è situata alla destra dell’altare maggiore e dà accesso alla cripta.

Un edificio plasmato dai principali eventi della storia ungherese

L’edificio attuale conserva ancora tracce dell’originale chiesa medievale. Nella cappella battesimale, a destra del portale principale, si può ammirare l’elemento in assoluto più antico di tutta la struttura: un capitello romanico duecentesco, su cui sono scolpiti due monaci che indicano una Bibbia. L’ingresso meridionale, denominato Portale di Maria, costituisce invece uno degli esempi più significativi di scultura gotica in Ungheria. Vi è rappresentata la scena della morte di Maria, con le statue di Santi decapitate che stanno a ricordare la conquista turca di Buda.

All’interno della chiesa di Mattia Budapest sono avvenute diverse incoronazioni, compreso quella di Francesco Giuseppe e di sua moglie Sissi a sovrani d’Ungheria nel 1867. Ancora oggi si può ammirare una traccia di questo evento: le bandiere ai pilastri, che per l’occasione furono issate per rappresentare le Terre della corona di Santo Stefano, ovvero dell’antico Regno d’Ungheria. La loro presenza fa sì che la chiesa di Mattia oggi sia chiesa nazionale degli Ungheresi.

Organizzazione della visita

La chiesa di Mattia si trova nel Várnegyed (quartiere del Castello), nella Szentháromság tér (piazza della Santa Trinità). È facilmente raggiungibile con gli autobus 16, 16A, 116 e 916.
Il biglietto d’ingresso costa 1.800 HUF a persona. Sono previste riduzioni per studenti, famiglie e anziani. Pagando un supplemento, si può partecipare a un tour guidato, oppure salire sulla torre meridionale. Durante la visita si possono scattare foto, anche con il flash (l’uso di quest’ultimo è proibito soltanto negli ambienti museali).
La chiesa offre un ricco programma di concerti, anche gratuiti, pubblicizzati nel suo sito ufficiale.

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